In occasione dell’Anno Europeo del patrimonio Culturale, venerdì 13 luglio la carovana di Come to Potenza, riaccende i riflettori sulla Villa Romana di Malvaccaro, bellezza del capoluogo ancora sconosciuta anche a tanti potentini.
Questa volta lo fa proponendo un progetto articolato e ambizioso teso alla valorizzazione del sito di cui trattasi attraverso la proposta di istituire nell’area a cavallo tra Poggio tre Galli e Malvaccaro, il PARCO ARCHEOLOGICO “POTENTIA”.
L’area in questione è di quasi sei ettari ed è posta nella parte nord ovest della città. Si tratta di una zona a verde molto estesa di notevole importanza anche per le specie arboree presenti, molte delle quali risalenti ai primi insediamenti della città romana.
Ma la vocazione preminente dell’area , sulla quale vale la pena vieppiù spendersi, rimane quella archeologica per la presenza sontuosa della villa Romana che dall’alto domina tutto il circondario.
E non solo per quanto oggi visibile, ma anche per tutto ciò che trovasi al di sotto o nei pressi della stessa. Difatti sotto le strutture della Villa, sussistono alcune tracce archeologiche databili al I-II secolo d.C., appartenenti ad una fase di monumentalizzazione, che si colloca tra il III e la prima metà del IV secolo.
La parte attualmente fruibile e visitabile, è stata portata alla luce dall’ultima campagna di scavo condotta dalla Soprintendenza durante gli anni 2005 e 2006. La proposta di istituzione di un Parco Archeologico faciliterebbe la concentrazione di risorse e progetti specifici per allargare il perimetro di indagine e per includere il sito nella rete di aree archeologiche regionali e meridionali.
Il Parco contribuirebbe inoltre alla creazione di un percorso di valorizzazione identitaria e di ricerca cittadina che, partendo dal primo insediamento di Potentia rinvenuto in località Tre mari di Gallitello, passando per la riscoperta della via Herculea e della significativa presenza del Ponte romano lungo il Basento, giunga sino al centro storico con le importanti testimonianze delle epigrafi, del Museo Archeologico e delle Chiese.
Il Parco Archeologico “Potentia” diverrebbe in tal modo, un forte attrattore turistico poiché si collocherebbe tra le mete preferite dei visitatori che già frequentano itinerari storici e archeologici a livello internazionale.
Per la gestione del Parco si intravede infine la possibilità di un Patto di collaborazione tra i soggetti deputati e le parti interessate alla valorizzazione e relativa fruizione dei beni storico-culturali presenti sul territorio ovvero alla stipula di un protocollo d’intesa tra Comune di Potenza, Soprintendenza , Provincia , Università, CNR, Scuole, Associazioni, imprese sociali.
Detto progetto comune atterrà alla valorizzazione scientifica e turistica dei luoghi succitati, alla creazione di percorsi allestitivi che ne agevolino, valorizzino e favoriscano la fruizione pubblica, alla pianificazione dell’attività didattica con le scuole per la migliore conoscenza, all’organizzazione di convegni, mostre e pubblicazioni su temi e problematiche connesse, all’elaborazione di programmi di ricerca a carattere locale, nazionale e internazionale su tematiche inerenti, facendo ricorso alle attuali tecnologie multimediali e ad ogni altra forma di gestione e comunicazione dei dati.
Per il Parco di cui trattasi , inoltre, proponiamo attività volte al godimento e alla conservazione consistenti non soltanto nella manutenzione, pulizia e decoro delle aree, ma anche nell’accoglienza attraverso visite guidate, organizzazione di eventi sotto forma di giornate-studio, seminari, rappresentazioni teatrali e/o musicali.
Attività tutte finalizzate a garantire nuove modalità di gestione che possano finalmente superare il carattere esclusivamente “precario” che ha finora caratterizzato le visite ai siti archeologici e culturali della città.
A breve diffonderemo il programma dei lavori.