PROGETTARE IL PASSATO: I 100 ANNI DEL POTENZA CALCIO.

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Il 2019 è un anno pieno di date importanti per la città sia dal punto di vista storico culturale che dal punto di vista sportivo.

Difatti, accanto alla ricorrenza del IX centenario della morte di Gerardo La Porta,  a cui diamo il nostro contributo con il Progetto de “Il Riccio Ritrovato” , ai cento anni dalla morte di Ruggero Leoncavallo che a Potenza visse alcuni anni componendo liriche e dando lezioni di piano a giovani musicisti, c’è un’altra importante ricorrenza alla quale dedichiamo le nostre attenzioni: i 100 anni della Fondazione del Potenza Calcio.

A tal pro,  in collaborazione con il Comune di Potenza e il Potenza Calcio, venerdì 5 Aprile presso la Sala dell’Arco di palazzo di Città, apriremo ufficialmente le attività del Centenario con l’iniziativa PROGETTARE IL PASSATO: I 100 ANNI DEL POTENZA CALCIO, all’interno della quale Mario Garramone presenterà in anteprima  il progetto dedicato intitolato “Cent’anni da leoni”.

Partendo dagli studi sullo stemma della nostra città, passando per la progettazione grafica dei materiali fino alla programmazione degli eventi del centenario, la presentazione  racconterà l’affascinante viaggio intrapreso lungo un secolo di storia calcistica potentina, da Alfredo Viviani ai giorni nostri, evidenziando la passione ed il lavoro del gruppo di professionisti che ha creato il Progetto dedicato a questa ricorrenza.

Nutrita la schiera dei partecipanti alla tavola rotonda che seguirà alla presentazione con il contributo di giornalisti, appassionati della storia del Potenza, cronisti sportivi e con i protagonisti dell’attuale avvincente stagione calcistica.

Tra questi il Presidente del Potenza Calcio Caiata e il calciatore italo-argentino Guaita. A portare i saluti del Comune capoluogo il primo cittadino Dario De Luca.

 

 

 

 

 

 

DA VENEZIA A POTENZA, VIAGGIO NELL’ARTE DI MARIO PRAYER.

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Conosci Mario Prayer? Sai cosa ha realizzato a Potenza?.

A questa domanda in tanti, sopratutto i potentini dell’ultima generazione, risponderebbero candidamente “non lo so”. In effetti , se non fosse per la fortuna di avere nella nostra biblioteca uno dei libri del compianto Don Gerardo Messina “Dal Po al Basento , pellegrino di Pace”, anche noi avremmo avuto difficoltà a formulare risposta.

Difatti, scavando tra le pagine di quel libro, che è un dettagliato racconto della storia del Santo Patrono e del suo rapporto con la città, si è spontaneamente incuriositi ad approfondire la parte in cui si fa riferimento alla Cattedrale e ai meravigliosi affreschi che ne riempiono le volte.

Artefice di quelle opere fu proprio Mario Prayer, che contribuì notevolmente ad arricchire il patrimonio artistico degli ambienti ecclesiastici della Potenza degli anni trenta e quaranta.

E’ per questo che, nel nostro viaggio alla ri-scoperta di Potenza, non poteva mancare una tappa dedicata a colui il quale concorse in maniera fondamentale a definire la storia e la bellezza della nostra Cattedrale sottoposta, nel corso degli anni,  a terremoti e bombardamenti importanti.   Ma non è solo la Cattedrale ad essere interessata dalle opere del Prayer.   Non c’è Chiesa del centro storico in cui il pittore veneto, nel passaggio potentino, non abbia lasciato significative tracce della sua arte pittorica e scultorea.

Il Prayer ,difatti,  pur essendo nato a Torino nel 1887 , ben presto si trasferì a Venezia , città dei suoi genitori, ove frequentò l’Accademia delle belle arti e ove consegui il diploma in pittura e scultura.

Dopo un periodo trascorso a Bari, nel 1919  convolerà a nozze con Giuseppina Marzano dalla quale avrà ben sette figli , i quali lo seguiranno nei suoi frequenti spostamenti per l’Italia ove otterrà numerosi incarichi di lavoro.

Molti di questi gli vennero commissionati proprio a Potenza agli inizi degli anni trenta da Monsignor Augusto Bertazzoni, uomo raffinato e sensibile anche all’arte sacra.

Per tutto ciò, nell’ambito delle attività proposte alla scoperta e valorizzazione del patrimonio culturale e architettonico della città,   per la prima volta in assoluto,  intendiamo valorizzare e riportare alla luce la storia e l’arte di un grande pittore che,  come tanti altri, merita gli onori delle cronache cittadine e non solo.

Da Venezia a Potenza: viaggio alla scoperta dell’arte di Mario Prayer, che si terrà nella Sala dell’Arco di Palazzo di Città sabato 9 Dicembre,  sarà vieppiù un’entusiasmante carrellata nella storia di Potenza, un faro acceso sulla bellezza della Cattedrale entro le cui navate  si intrecciano le storie di grandi nomi della città; dal Santo Patrono Gerardo a Sant’Oronzio, dal vescovo Augusto Bertazzoni  don Gerardo Messina e a tanti altri protagonisti di un’ importante periodo storico di Potenza.

 

 

Potenza e il turismo , una partita da giocare.

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Potenza meta o città turistica? E’ iniziato con questo interrogativo l’incontro  tenutosi ieri nella nostra sede sulle potenzialità turistiche della città capoluogo.

In apertura dei lavori il Presidente Enzo Fierro ha precisato che l’iniziativa si inquadra nell’ambito di  “Come to Potenza” la prima operazione di marketing turistico nata dal basso che mette in rete  associazioni, guide turistiche, albergatori, ristoratori, imprenditori, tour operator, proprio con l’obiettivo di rendere più vivibile e appetibile Potenza , col fine di consolidare i confortanti dati sulle presenze turistiche e alimentare  tutta la filiera economico-produttiva che può muoversi attorno a tutto ciò.

Potenza possiede le sue bellezze, ha aggiunto , molto spesso “nascoste” anche agli occhi dei potentini poichè non si ha quella capacità di cercarle, di riconoscerle e successivamente di saperle promuovere. Esempi in questo campo se ne potrebbero fare a iosa.  Penso in primis ai siti archeologici , alla villa Romana alla torre Guevara e a quello che conserva nel sottosuolo, al potenziale dei ponti, da quello di San Vito a quelli più moderni Musmeci e ponte attrezzato che, da soli, con interventi adeguati potrebbero diventare attrattori concreti nel campo dell’architettura moderna”. “Potenza- ha concluso Fierro- ha le sue carte da giocare senza complessi di inferiorità.  Nel  2019 dovrà svolgere un ruolo complementare con Matera, poiché il IX centenario della morte di San Gerardo Vescovo dovrà  rappresentare per Potenza un’ occasione di rilancio identitario, culturale e ovviamente turistico. Per questo è fondamentale il ruolo di “Come To Potenza” che da ieri accoglie nella propria famiglia altre associazioni e operatori turistici.”

Gianpiero Perri, già vertice di APT,  sollecitato dalle domande della giornalista Sara Lorusso, ha espresso lodi per l’iniziativa meritevole e per il lavoro che da tempo We love Potenza sta facendo e che risulta necessario nel momento di profonda crisi attuale a cui la Pubblica amministrazione e la politica da soli non riescono a far fronte.  “Nella voce turismo – ha detto Perri- bisogna includere anche un singolo pernottamento in città poiché muove economia sul posto”.  “E’ altresì ovvio – ha proseguito- che per fare di Potenza una città appetibile bisognerà rinsaldare i presidii essenziali quali Università, Ospedale e il centro storico in preda ad un depauperamento preoccupante anche dal punto di vista commerciale”.  “Il turismo – ha concluso- si fa anche con il racconto della città e dei luoghi e Potenza , al pari di altri centri , può senz’altro porre in essere una narrazione capace di generare interesse e capacità attrattiva”.

Presente anche Elisabetta Chieca in qualità di Vice presidente “Rete Vie Francigene Basilicata” che ha raccontato come insieme a  trentadue Comuni della regione, si sta promuovendo il tratto lucano dell’Itinerario culturale del Consiglio d’Europa in quanto nuovo modello virtuoso di sviluppo sostenibile attento alla valorizzazione del patrimonio naturalistico e ambientale. “Attraverso il turismo lento ed emozionale- ha detto Chieca- è possibile apprezzare la bellezza dei nostri luoghi e conoscere una Basilicata tutta da vivere.

Nel corso della serata sono intervenuti tra gli altri anche i rappresentanti di associazioni della città come Leonardo Nuzzaci (Ambasciatori Lucani), Salvatore Panzanaro (coro Melos) , Manuela Lapenta (Ciclostile Potenza); Paolo Donadio (Italia Nostra) e operatori di B&B,   tutti concordi sulla necessità di fare rete per il riscatto culturale ed economico della città.