UN AURICOLARE PER ASCOLTARE LA STORIA DEL PONTE ROMANO.

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C’è tempo fino al 30 settembre per aderire alla terza tappa organizzata da Come to Potenza che, per il terzo anno di fila, promuove itinerari turistici ed eventi finalizzati alla scoperta e valorizzazione culturale dei luoghi più caratteristici della città capoluogo.

Dopo la rappresentazione teatrale presso la Villa romana, le visite ai palazzi del potere del centro storico e il reading di poesie alla Torre Guevara, venerdì 5 ottobre, la carovana capitanata da We Love Potenza, accenderà i riflettori sull’antico ponte romano, inizialmente chiamato Sant’Oronzo in memoria del primo patrono della città.

I partecipanti avranno l’occasione di conoscere da vicino la storia del ponte grazie alle guide professionistiche di Archeoworking , di godere dell’incantevole scenario del fiume Basento e, a seguire, di assistere al concerto di Violoncello Pop a cura del maestro Michele Lorusso.

La novità assoluta di questo appuntamento sarà l’introduzione di una fruizione innovativa sia della visita guidata che del concerto, grazie all’ausilio della tecnologia Sound Splash ad impatto ZERO DECIBEL.

Infatti, i partecipanti, dovranno presentarsi alle ore 17.00 nei pressi del Ponte muniti della propria cuffia auricolare (basta quella del cellulare) che, collegata ad una piccola ricevente in dotazione, permetterà loro di ascoltare l’esposizione della guida senza perdere nessun dettaglio e, successivamente, le melodie del concerto stando comodamente seduti senza essere disturbati dai rumori dell’ambiente circostante.

Per partecipare è necessario versare una quota di iscrizione di 10 euro per gli adulti, e 5 euro per i bambini fino a 12 anni. Il numero di telefono da contattare per aderire entro il 30 settembre è il 347/9814032.

 

Al via la terza edizione di Come to Potenza.

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WE LOVE POTENZA, ARCHEOWORKING, H2 TEATRO, ABITO IN SCENA, SPAZIO PROTETTO, hanno presentano venerdì scorso il terzo cartellone di iniziative volta alla scoperta delle bellezze della città attraverso la cultura, l’arte e la storia.

Il cartellone propone iniziative mirate alla fruizione culturale e turistica della città di Potenza al fine di offrire al visitatore, ma anche a chi desidera conoscere meglio la propria città, di vivere i luoghi presi in considerazione da molto vicino in un percorso volto alla conoscenza dei siti storici , ambientali e monumentali degni di essere valorizzati, protetti, amati.

Un modo nuovo di vedere la città, di promuoverla dal basso, di “animarla” con la creatività, la condivisione, la partecipazione.

Tra le novità di quest’anno le rappresentazioni teatrali presso il sito archeologico della Villa Romana e l’inserimento tra le bellezze da valorizzare a fini artistici e turistici del Parco fluviale del Basento.

Ecco il programma di questa edizione:

VENERDI 20 LUGLIO – ARCHEOLOGIA E TEATRO NELLA VILLA ROMANA. 

Dalle ore  18.00 visita guidata alla Villa a cura della guida turistica Domenico Colucci

ALLE ORE 19.30 HDUEteatrO porta in scena UN UOMO DI NOME FRANCO

Biglietto unico 10 euro, 7.50 per under 12 . Possibilità anche di aderire alla singola iniziativa al costo di euro 5,00.

ADESIONI PER LA VILLA ROMANA:

Adesioni minime 15 adulti paganti , max 25 partecipanti. La visita è con prenotazione obbligatoria, che deve pervenire entro le ore 15 del giorno precedente e si attiva solo dopo aver raggiunto il numero di 15 adulti iscritti. Numero Telefono da contattare  347/1463650 Domenico Colucci.

Adesioni per lo spettacolo: massimo 30 partecipanti , costo singolo euro 5, numero da contattare 347/5306213 Maria.

LUNEDI 30 LUGLIO 2018- LA TORRE DI POTENZA E I PALAZZI DEL POTERE

Ore 18.00 Passeggiata storica lungo l’itinerario dei palazzi del Potere:

Una guida turistica accompagnerà i partecipanti attraverso la riscoperta dei più antichi e misteriosi Palazzi dello storico “Potere” cittadino, seguendo un itinerario che segue precisi criteri e che ripercorre tutta la storia della città. Per comprendere e non solo per conoscere. Partendo da P.zza Mario Pagano (Prefettura) verrà illustrata la Storia del palazzo della Prefettura, il teatro Stabile e della piazza.

Si proseguirà, poi, con la Chiesa di San Francesco ed annesso Chiostro , la Porta San Giovanni (Simbolo del potere che controlla),  Piazza Duca della verdura, il palazzo della  Banca d’Italia,  il Duomo, Palazzo Loffredo  fino a raggiungere Torre Guevara, terminando con la visita sulla terrazza panoramica in copertura.

Ore 20.00 Reading:

A seguire reading di poesie a cura di Francesco Potenza, Francesco Cosenza, Carmen Cangi con accompagnamento musicale di Mauro Cloralio, per raccontare il sentimento di appartenenza alle proprie radici, che permeava le vecchie generazioni e che, sempre più, stanno riscoprendo le nuove.

BIGLIETTO unico 5 euro

ADESIONI PER LA TORRE GUEVARA

Per la visita alla Torre: Minimo 15 adulti paganti. La visita è con prenotazione obbligatoria, che deve pervenire entro le 15 del giorno venerdì 27 luglio. Numero Telefono da contattare 377/7099190 Alessandra.

 

GLI APPUNTAMENTI DI SETTEMBRE

  • VILLA ROMANA

TAVOLA ROTONDA “ IL PARCO ARCHEOLOGICO “POTENTIA”, una proposta di sviluppo culturale e turistico. Con la collaborazione della Soprintendenza, degli Archeologi, delle Associazioni, del Comune di Potenza. A seguire:

La compagnia “Abito in scena” porta in scena un suo lavoro teatrale.

  • PORTONI APERTI: viaggio emozionale negli androni dei portoni dei palazzi famosi del centro storico con ausilio di guide, artisti, organizzazione eventi culturali vari.
  • PARCO FLUVIALE BASENTO: “En plein air sul fiume Basento” Prima edizione. Le sponde del fiume Basento, come la Senna dei pittori impressionisti del 1800.

I giorni sabato e domenica il parco del Basento diventa un set suggestivo per gli amanti della pittura. Uno scenario incantevole in cui  esprimere al meglio  la propria vena artistica a contatto con la natura. Un sito naturalistico, quello del Parco fluviale,  che si apre per la prima volta ad una fruizione culturale organizzata con ricadute anche turistiche e di valorizzazione artistica locale.  I quadri che verranno realizzati in questa estemporanea saranno successivamente esposti in una mostra itinerante nelle sedi delle associazioni che ne faranno richiesta. Al termine dell’iniziativa una giuria di esperti valuterà il miglior dipinto il cui autore  verrà premiato in una manifestazione pubblica.

Faranno parte della Giuria esponenti del mondo della cultura, artisti e professionisti.

 

 

Il Parco Archeologico “Potentia”, un progetto di sviluppo culturale e turistico.

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In occasione dell’Anno Europeo del patrimonio Culturale, venerdì 13 luglio la carovana di Come to Potenza, riaccende i riflettori sulla Villa Romana di Malvaccaro, bellezza del capoluogo ancora sconosciuta anche a tanti potentini.

Questa volta lo fa proponendo un progetto articolato e ambizioso teso alla valorizzazione del sito di cui trattasi attraverso la proposta di istituire nell’area a cavallo tra Poggio tre Galli e Malvaccaro, il PARCO ARCHEOLOGICO “POTENTIA”.

L’area in questione è di quasi sei  ettari  ed è posta nella parte nord ovest della città. Si tratta di una zona a verde molto estesa di notevole importanza anche per le specie arboree presenti,  molte delle quali risalenti ai primi insediamenti della città romana.

Ma la  vocazione preminente dell’area , sulla quale vale la pena vieppiù spendersi,  rimane quella archeologica per la presenza sontuosa della villa Romana che dall’alto domina tutto il circondario.

E non solo per quanto oggi visibile, ma anche per tutto ciò che trovasi al di sotto o nei pressi della stessa. Difatti  sotto le strutture della Villa, sussistono alcune tracce archeologiche databili al I-II secolo d.C., appartenenti ad una fase di monumentalizzazione, che si colloca tra il III e la prima metà del IV secolo.

La parte attualmente fruibile e visitabile, è stata portata alla luce dall’ultima campagna di scavo condotta dalla Soprintendenza durante gli anni 2005 e 2006. La proposta di istituzione di un Parco Archeologico faciliterebbe la  concentrazione di risorse e progetti specifici per allargare il perimetro  di indagine e per includere il sito nella rete di aree archeologiche regionali  e meridionali.

Il Parco contribuirebbe inoltre alla creazione di un percorso di valorizzazione identitaria e di ricerca cittadina che, partendo dal primo insediamento di Potentia rinvenuto in località Tre mari di Gallitello, passando per la riscoperta della via Herculea e della significativa presenza del Ponte romano lungo il Basento,  giunga sino al centro storico con le importanti testimonianze delle epigrafi, del Museo Archeologico e delle Chiese.

Il Parco Archeologico “Potentia” diverrebbe in tal modo, un forte attrattore turistico poiché si collocherebbe  tra le mete preferite dei visitatori che già frequentano itinerari storici e archeologici a livello internazionale.

Per la gestione del Parco si intravede infine la possibilità di un Patto di collaborazione tra i soggetti deputati e le parti interessate alla valorizzazione e relativa fruizione dei beni storico-culturali presenti sul territorio ovvero alla stipula di un protocollo d’intesa tra Comune di Potenza, Soprintendenza , Provincia , Università, CNR,  Scuole, Associazioni, imprese sociali.

Detto progetto comune atterrà alla valorizzazione scientifica e turistica dei luoghi succitati, alla creazione di percorsi allestitivi che ne agevolino, valorizzino e favoriscano la fruizione pubblica, alla pianificazione dell’attività didattica con le scuole per la migliore conoscenza, all’organizzazione di convegni, mostre e pubblicazioni su temi e problematiche connesse, all’elaborazione di programmi di ricerca a carattere locale, nazionale e internazionale su tematiche inerenti, facendo ricorso alle attuali tecnologie multimediali e ad ogni altra forma di gestione e comunicazione dei dati.

Per il Parco di cui trattasi , inoltre,  proponiamo attività volte al godimento e alla conservazione consistenti non soltanto nella manutenzione, pulizia e decoro delle aree, ma anche nell’accoglienza attraverso visite guidate, organizzazione di eventi sotto forma di giornate-studio, seminari, rappresentazioni teatrali e/o musicali.

Attività tutte finalizzate a garantire nuove modalità di gestione che possano finalmente superare il carattere esclusivamente “precario” che ha finora caratterizzato le visite ai siti archeologici e culturali della città.

A breve diffonderemo il programma dei lavori.

 

Una vita per il teatro , in ricordo di Gigino La Bella.

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DIECI ANNI FA CI LASCIAVA UNO DEI MAGGIORI INTERPRETI DEL TEATRO DIALETTALE POTENTINO: GIGINO LA BELLA.

In occasione di questa ricorrenza,  con la diretta collaborazione dei familiari dello stesso artista, intendiamo ricordare la sua opera attraverso una seria di iniziative  a partire dal nostro “Maggio potentino”.

Si parte Domenica 6 maggio con una tavola rotonda sul teatro dialettale e il ruolo di La Bella nello sviluppo e nella conservazione del vernacolo presso il ridotto del Teatro Stabile (programma in allegato).

Inoltre, a partire da Settembre , saranno selezionate delle scuole della città ove si terranno dei laboratori teatrali con esperti del settore al fine di avvicinare gli studenti all’arte del teatro e per conservare e tramandare il dialetto potentino come anima identitaria di un popolo.

Previsto anche l’allestimento di un cartellone con appuntamenti mensili per portare in scena le maggiori e le più famose commedie scritte da Gigino La Bella.  In seguito i dettagli precisi.

Infine, organizzeremo una mostra degli oggetti personali , degli abiti di scena, delle attrezzature più utilizzate dalla compagnia che La Bella fondò, allestendo un percorso di visita anche con l’ausilio di strumenti e tecnologie digitali (proiezioni filmati ecc..).

Nel frattempo, il nostro Presidente ha scritto una lettera al sindaco di Potenza con la quale propone l’intitolazione di una strada al regista e interprete del teatro dialettale di casa nostra.

“Gigino La Bella merita di essere ricordato come uno dei più grandi e fedeli interpreti della cultura popolare di questa città.  Il memorial a lui dedicato rappresenta vieppiù la urgente necessità di conservare parte di questa cultura che, nel teatro dialettale, deve continuare a vivere”.

SCRIVE DI LUI LUCIO TUFANO : “GIGINO E’ USCITO DAI VICOLI DI SPACCAPUTENZA, DALLE TRAVERSE DI VIA PRETORIA, DA QUELLE DI PORTASALSA, DA VICO ADDONE E DA SAN LUCA, E’ USCITO DAI SOTTANI DI SAN MICHELE E LARGO BARBELLI, HA COMPIUTO IL GIRO DI POTENZA DOPO AVERNE FILTRATO LA MORDACE IRONIA, LA VIS COMICA,  IL GROTTESCO E LA GOFFAGINE DEI FIGLI CONTADINI, DEI SARTORI, DEGLI SCALPELLINI , DEI BARBIERI,  FATTORINI ED IMPIEGATI , DI TUTTE QUELLE MASCHERE DELLA CITTA’ DI UN TEMPO, DELLA “ VIS’ PUTENZESA” .

NELLE SUE OPERE RIAFFIORANO  IMMAGINI E SITUAZIONI DI GENUINO UMORISMO, I VICOLI E LE CUNDANE DI UNA CITTA’ CHE EGLI HA TANTO AMATA, C’E’ IL PROFUMO DI UNA POTENZA CHE NON ESISTE PIU’ MA CHE CONTINUERA’ A VIVERE NEI TESTI DI GIGINO LA BELLA”.

Mario Prayer e Potenza, rapporto profondo tra arte e cultura.

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Si è tenuto sabato 9 u.s. in una gremitissima Sala dell’Arco di Palazzo di Città la nostra iniziativa  “Da Venezia a Potenza. Viaggio nell’arte di Mario Prayer” inserito nel cartellone di eventi  alla riscoperta e valorizzazione della città capoluogo.

Il convegno è stato dedicato ad uno dei protagonisti dell’arte, nella Potenza degli anni trenta e quaranta, poco conosciuto dagli stessi potentini. Mario Prayer  contribuì ad arricchire il patrimonio artistico degli ambienti ecclesiastici di Potenza, in quanto molte di queste opere gli vennero commissionate dal Vescovo del tempo,  Monsignor Augusto Bertazzoni, uomo sensibile e raffinato.

“L’evento di stasera si inserisce nell’ambito delle attività proposte per la scoperta e valorizzazione del patrimonio culturale e architettonico della città  – ha spiegato  Enzo Fierro, Presidente di We Love Potenza–  Parlare di Prayer significa accendere i riflettori su un periodo storico importante della città, sulla nostra Cattedrale, su San Gerardo, su Mons. Bertazzoni fino ad arrivare al compianto don Gerardo Messina. Per questo, il viaggio alla scoperta di Prayer ci introduce vieppiù al tema del nostro 2019, anno in cui ci troveremo di fronte non solo dinanzi ai sessant’anni della morte del pittore veneto, ma anche al IX centenario della morte di San Gerardo Vescovo e a tante altre importanti ricorrenze che vanno onorate come si conviene. Anche per questo stiamo lavorando insieme a tante altre associazioni e realtà culturali, alla costituzione di una Fondazione per Potenza come momento di condivisione, partecipazione e programmazione di un’unica piattaforma di eventi che possa rilanciare l’immagine della città capoluogo dal punto di vista identitario, culturale e turistico ”..

Durante l’incontro sono stati mostrati materiali di documentazione, immagini e testimonianze video – tra cui  l’intervista a Marina, figlia di Mario Prayer – che hanno evidenziato lo stretto rapporto con Potenza, l’arte del suo tempo, e le analogie e le differenze con gli artisti del passato. La figura di Mario Prayer è stata anche analizzata in reazione al fratello minore Guido, con cui stringerà un lungo e fecondo sodalizio artistico, come mostrano le tantissime opere prodotte dai due artisti in Puglia, Calabria e Lazio.

Ai lavori sono intervenuti  Concetta Resta Prayer, Pittrice (figlia di Marina, una delle figlie del Prayer),  Elisabetta Troccoli Prayer– Storica dell’arte, Silvio Di Giovanni – Pittore (figlio di Stefania, un’altra figlia del Prayer), Don Vito Telesca Vicario Generale Arcidiocesi Potenza-Muro Lucano-Marsiconuovo, Don Gerardo Lasalvia Bibliotecario della Diocesi, ha coordinato i lavori Grazia Pastore, giornalista ed esperta d’arte.

Presente anche Alessandro Prayer , figlio di Mario, che ha voluto ringraziato gli organizzatori e ha raccontato vicende familiari legate alla sua permanenza a Potenza con il padre durante i lavori presso la Cattedrale.

Mario Prayer (Torino1887 – Roma1959) è stato un pittore italiano. Nato da Roberto Prayer Galletti (fotografo veneziano) e Giovanna Boccaccini (nobile veneziana), a Venezia frequenta gli studi primari e poi l’accademia di belle arti dove  consegue il diploma di pittura e scultura.  Si trasferisce  in Francia dove studia all’accademia di belle arti a Lione.  Dopo una parentesi in Italia, torna a Lione dove incontra lo scultore Rodin col quale stringe grande amicizia.  Tra il 1919 e il 1920 si trasferisce a Bari (Il fratello Guido lo raggiungerà più tardi) e qui sposa Giuseppina Marzano da cui nascono 7 figli . Nel 1933 è a Potenza, contattato dal Vescovo Augusto Bertazzoni dove eseguirà, insieme al fratello Guido, gli affreschi Cattedrale San Gerardo; nel 1935 una paralisi al braccio destro (causato dall’assorbimento di piombo dai colori) non gli impedirà di lavorare  anche ai dipinti della Chiesa di San Michele e della Chiesa della Trinità. Tornerà a Potenza dal 1945 al 1954 per i lavori di restauro degli affreschi della Cattedrale in parte distrutti da un incendio causato dai bombardamenti negli anni della guerra, ma anche quelli della Cappella del Beato Bonaventura e la parete absidale a finto mosaico con le immagini del Sacro Cuore e di santi, e le formelle del ciclo della Via Crucis. Nel 1952 si trasferisce definitivamente a Roma dove muore il 26 gennaio 1959.

Scheda biografica a cura di Grazia Pastore.

I Ponti e la storia da restituire alla città.

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Una serata piena di contenuti di grande spessore quella che si è tenuta l’altra sera presso la nostra sede nell’ambito dei forum POTENZA E’, organizzati per valorizzare i simboli e i luoghi della città capoluogo . La serata era dedicata ai Ponti di Potenza , come un viaggio da condurre attraverso la storia, da quella antica alla moderna.

Nel corso della serata sono intervenute le archeologhe Greco e Sannazzaro di Archeoworking che hanno passato in rassegna gli eventi storici più importanti della Potenza romana e hanno discusso dell’importanza del ponte di Sant’Oronzio (detto san Vito) nella organizzazione stradale della via Herculia.

A seguire Michele Scioscia di effenove che ha discusso del ponte più artistico di Potenza ovvero del ponte Musmeci e di tutte le attività che ne fanno oggi una vera e propria attrazione turistica.

Nel corso dei lavori , abbiamo proposto di recuperare la toponomastica storica (Sant’Oronzio in luogo di San Vito), di allestire la segnaletica turistica sullo stesso ponte, di avviare una campagna di scavi archeologici, di istituire un percorso documentale con cartellonistica dedicata nel parco fluviale Basento che, partendo dal suddetto ponte , racconti la storia della “Potentia Romana” fino a giungere all’epoca moderna e al ponte Musmeci.

Infine, con la carovana di Come to Potenza, ha sottolineato il nostro Presidente, attiveremo iniziative culturali e turistiche per ridisegnare la via Herculia che è l’unica strada antica che ha attraversato la città. Proponiamo a tal pro, la cancellazione dalla toponomastica potentina di “Via Appia” che non ha mai toccato realmente Potenza.

Alla fine dei lavori,  ha preso la parola il professor Della Sala che ha illustrato gli interventi tecnici che si stanno effettuando nella riqualificazione del ponte di Montereale che, con grande piacere da parte degli organizzatori, darà il via ad altre presentazioni pubbliche in città per far conoscere la tipologia di ponte  che sarà riconsegnato alla città,  si spera a breve, anche nell’interesse delle tante attività sportive, commerciali e sociali del posto.

 

 

POTENZA E’…. I FORUM PER CONOSCERE E AMARE LA CITTA’.

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I forum che proponiamo sono momenti di conoscenza , dibattito e partecipazione finalizzati a valorizzare il capitale materiale e immateriale della nostra città.

I CONTENUTI TRATTATI MIRANO INOLTRE A RINSALDARE IL SENSO DEI LUOGHI E DEI SIMBOLI E A IDENTIFICARLI CON LA COMUNITA’ ALL’INTERNO DELLA QUALE, I  CITTADINI, SONO CHIAMATI A DIVENTARE  FRUITORI, PROMOTORI E CUSTODI DI QUEI BENI.

Dopo “ La POTENZA dei TURISMI” tenuto lo scorso ottobre e “LA POTENZA DELLO STADIO VIVIANI” dello scorso 11 novembre, venerdì 24 si terrà il terzo Forum dal titolo “LA POTENZA DEI PONTI”, come da programma allegato.

Nei mesi a seguire si terranno altri appuntamenti come : LA POTENZA DEI PALAZZI STORICI- LA POTENZA DEI PARCHI- LA POTENZA DEI SAPORI- LA POTENZA DELLE TRADIZIONI-LA  POTENZA DEL CENTRO STORICO- LA POTENZA DEL GALLITELLO – LA POTENZA DEI SAPERI- LA POTENZA DEGLI STRANIERI – LA POTENZA DELLE PERIFERIE.

“Nostro obiettivo- dichiara il nostro Presidente- è da sempre quello di far conoscere e guardare con occhi nuovi la nostra città innanzitutto da chi la vive  e, di creare quel senso di appartenenza e di rispetto verso la stessa, che solo una proposta civica e culturale può garantire come base fondamentale per un complessivo rilancio”.

 

Ristrutturiamo e tuteliamo lo stadio Viviani, patrimonio della città.

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Proseguendo nel nostro lavoro di tutela e valorizzazione dei simboli cittadini, abbiamo deciso di dedicare una  particolare attenzione allo stadio Viviani, emblema di storia e sportività del capoluogo.

Sabato sera dopo una illustrazione video della storia del Viviani sorto nel 1934, si è palesata  l’importanza di qualificare con precisione il ruolo che lo stadio andrà ad assumere nei prossimi anni, soprattutto in considerazione dei recenti successi calcistici che stanno riavvicinando l’intera comunità potentina.

Dal confronto ricco fra storici, professionisti, imprenditori e tifosi,  è emersa l’intenzione di sostenere un progetto di riqualificazione e ampliamento (Museo del Potenza annesso) in grado di  poter offrire un luogo di sport e di socializzazione direttamente nel cuore della città, evitando ulteriori dispendi di risorse e il rischio di cementificazioni selvagge.

Il Presidente Di We Love Potenza Fierro ha sottolineato:   “L’Ipotesi di delocalizzazione e di un nuovo stadio costituisce di fatto la cancellazione di un luogo e di un opera storica per la città che ha un suo senso compiuto esattamente nella sua tradizionale collocazione nel tessuto cittadino. Delocalizzare significherebbe inoltre scegliere una strada lunga incerta negli esiti (vedi palazzetto di lavangone) e aperta solo a chi ha in animo operazioni di speculazione edilizia”.

Tutto ciò anche in considerazione del parere espresso da amici, sostenitori e sportivi che, proprio in queste ore, stanno operando per riportare la struttura agli antichi splendori.

A conclusione della tavola rotonda  a cui sono intervenuti Roberto Pontolillo, Pino Gentile, Mariano Cauzillo e Alfonso Pecoraro, accolta con piacere e consensi la proposta di sottoporre all’Amministrazione comunale insieme ai Cuori da leone e agli Ordini professionali, un concorso di progettazione nazionale che, salvaguardando le parti storiche dello stadio (ingresso monumentale e tribuna), possa garantire il consolidamento del sito unico nel suo genere, anche per campionati di categoria superiore.

Potenza e lo Stadio Viviani: un bene da tutelare.

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Proseguono le nostre attività mirate ad approfondire la conoscenza dei beni comuni di valenza storica e architettonica della città. Sabato 11 Novembre, toccherà ad una struttura tornata recentemente ad essere frequentata  da tantissimi potentini e ad animare le discussioni sul suo futuro per via delle ottime prestazioni della maggiore squadra di calcio.

Stiamo parlando del più grande Campo sportivo di  Potenza originariamente detto “Littorio” poiché fu costruito nel 1934 durante il periodo Fascista e, successivamente intitolato ad Alfredo Viviani  che ne volle fortemente la sua costruzione. Da più di ottanta anni, il campo racchiude ricordi e testimonianze importanti della storia non solo sportiva della città.

Nel corso della serata verranno riproposte le immagini storiche della costruzione, ripercorse le vicende  umane dei suoi protagonisti  e di come lo stadio abbia inciso sulla crescita urbanistica della città nel corso degli anni. Inevitabile anche un dibattito sul suo futuro e di cosa necessiti fare per salvaguardarlo e migliorarlo.

Durante il pomeriggio, ascolteremo anche la significativa esperienza di un gruppo di tifosi del Potenza che, a titolo di puro volontariato, sta contribuendo al ripristino di parte dello Stadio, come esempio importate di funzione civica svolta al servizio dei luoghi e dei simboli che la città non deve assolutamente perdere.

Invito programma viviani

 

COME TO POTENZA, IL PROGRAMMA DI INIZIATIVE.

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Visite guidate nel centro storico, speech cafè di accoglienza, musica e folclore, laboratori e visite al Museo Nazionale, corriera turistica alla scoperta della Potenza Romana. Questo e tanto altro, il ricco calendario di iniziative promosso da WE LOVE POTENZA, GIAA BASILICATA, ARCHEOWORKING, AMBASCIATORI LUCANI dall’8 Dicembre all’8 Gennaio 2017, presentato quest’oggi nella nostra sede.

Un progetto ambizioso, quello lanciato da quattro realtà cittadine impegnate su vari fronti che, insieme, presentano un vero e proprio cartellone turistico, destinato a lasciare il segno e a riconfigurare una città viva e dinamica pronta anche alle sfide dell’accoglienza turistica.

Un vero e proprio atto d’amore nei confronti della città a cui dedichiamo il nostro impegno.

 

Scarica il PROGRAMMA DELLE INIZIATIVE

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CalendarioVisiteGuidate