PALAZZO D’ERRICO, UFFICIALIZZATA LA NOSTRA PROPOSTA.

 

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Di seguito la proposta ufficializzata al Sindaco di Potenza a seguito del partecipato dibattito tenutosi nel ridotto del Teatro Stabile venerdì 8 Aprile, a cui hanno preso parte autorevoli rappresentanti di associazioni, imprese, enti pubblici e universitari.

La proposta sulla destinazione di Palazzo di Largo d’Errico rappresenta , nel contempo, un contributo utile per il rilancio del dibattito sul ruolo e le funzioni di Potenza capoluogo.

 

LA PROPOSTA INNOVATIVA PER PALAZZO DI LARGO D’ERRICO.

Palazzo di largo d’Errico potrebbe diventare il simbolo della rinascita della città che si apre ai talenti, alla creatività, alla ricerca, alla formazione e alla cultura. Il luogo della contaminazione tra arti e mestieri, tra tradizione e innovazione, insomma il posto ideale dove far nascere imprese creative.

La prosperità futura dipenderà da come sapremo utilizzare le nostre risorse, i nostri talenti, per stimolare l’innovazione e la diffusione di competenze e profili professionali moderni.

La città come habitat creativo ha però bisogno di acquisire il consenso da parte di tanti sull’inevitabile trasformazione in atto che è basata sul ruolo cruciale della conoscenza e della creatività.

Sulla scorta delle nuove tendenze dei processi produttivi e sulla necessità di innovare e sperimentare anche nel campo dell’Istruzione in stretto contatto  con gli Organismi istituzionali, si avverte anche a Potenza l’esigenza  di disporre di spazi  pubblici ove sia possibile creare nuovi percorsi di diffusione della conoscenza  e di contaminazione culturale.

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Di riconoscere e adottare un approccio olistico che sia capace di generare un ambiente favorevole all’innovazione, alla crescita e allo sviluppo. Oggi in tante realtà evolute esistono iniziative a sostegno dell’innovazione e dell’imprenditorialità nelle industrie culturali e creative. Andrebbe sempre più incoraggiata la creazione di luoghi di incontro, di laboratori per una sperimentazione più aperta e concentrata sugli utenti-cittadini, in cui diverse discipline dovrebbero cooperare.

A questo pro, seguendo la traccia della funzione a cui sembra essere deputata la struttura,  riteniamo sensata la proposta di destinare l’edificio in questione in un luogo pubblico aperto ai giovani talenti ed alle giovani professionalità di “casa nostra” a cui vanno permesse maggiori occasioni per esprimere i  propri talenti e attitudini.

Ecco pertanto la proposta di We Love Potenza per una eventuale destinazione per il Palazzo di cui parliamo:

Una struttura polifunzionale in cui coesistano TRE ambiti diversi ma complementari: spazio formazione- spazio impresa- spazio cultura;

Una scuola che contribuisca a formare quella classe di creativi a cui affidare il rilancio della città ove  si insegni ai giovani  l’attraversamento dei confini disciplinari, l’utilizzo delle tecnologie, la comprensione dei vantaggi competitivi del glocal, uno spazio per coloro che vogliono sperimentare soluzioni e pratiche per il rilancio della città, per soluzioni innovative nel miglioramento dei servizi pubblici.

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Prioritario sarà attrezzare i giovani per proiettarli nel mondo della green economy, dell’artigianato digitale, della logistica e delle comunicazioni intelligenti e, nel contempo, avere da loro soluzioni ai problemi che affliggono la città.

Un luogo di servizi per le Imprese ovvero un progetto che punta a sostenere i processi non core business delle imprese ICT che e prevede l’erogazione di servizi ad alto valore aggiunto, come possono essere: il supporto nella ricerca di finanziamenti per attività di R&S, ricerca di competenze e partner, trasferimento tecnologico, grazie alla cooperazione sinergetica instaurata con associazioni di categoria.

Un incubatore per favorire la rinascita del centro storico, creare nuova occupazione in un campo di eccellenza quale potrebbe essere l’artigianato artistico ma anche in altri settori tradizionali. Tutto ciò attraverso un partenariato forte tra comune, regione , enti camerali e associazioni di categoria, che valorizzi la riqualificazione urbanistica e ambientale  e la rivitalizzazione delle piccole attività commerciali e artigianali nonché la realizzazione di centri servizi e di incubatori d’impresa destinati all’insediamento temporaneo di nuovi imprenditori.

L’incubatore rappresenterebbe un progetto vero e proprio di sviluppo territoriale e settoriale insieme, poichè  punta a rilanciare il cuore antico da tutti i punti di vista attraverso una struttura che supporta la creazione e l’innovazione delle imprese di settore. Auspicabile in tutto ciò una partnership forte tra pubblico e privato, basato su un sistema di regole chiare , condivise e trasparenti in cui il pubblico definisce le modalità di utilizzo della struttura e il privato si muove liberamente all’interno delle regole stabilite dall’amministrazione.

All’interno di questo spazio la possibilità anche di far nascere Laboratori “PIVOT” atti ad esplorare e studiare progetti per altri contenitori vuoti della città e del centro e utilizzare la rete dei saperi che in quello stesso incubatore nasceranno spontaneamente.