IL “FONDO LUNA” SUI TURCHI DONATO A WE LOVE POTENZA.

Un fondo composto da centinaia di documenti storici , libri, ricerche web e video viene donato da Michele Luna alla nostra realtà associativa.

Con piacere, pubblichiamo il testo integrale della comunicazione che, lo stesso Luna,  già dipendente della Biblioteca Nazionale di Potenza, indirizza al nostro Presidente.

A Enzo FIERRO

Presidente di

“WE LOVE POTENZA”

“Carissimo,

ho in animo di donare, all’Associazione WE LOVE POTENZA, dieci faldoni, nei quali ho raccolto – dal 2000 al 2016 – informazioni sulla ‘Festa dei Turchi’ di Potenza (i faldoni potrebbero essere anche di più, o di meno, a seconda di come ordinerò il materiale negli stessi, e se cestinerò o non cestinerò dei documenti che sono in duplice o triplice copia.

Desidero donarli a te perché ho notato subito, sin da quando mi telefonasti in Ucraina – dove ormai risiedo stabilmente – che il tuo interesse per la ‘Festa dei Turchi’, nonché il tuo amore per la nostra città, è molto sincero. A chi altri, allora, avrei potuto donare questo materiale, se non all’Associazione che tu presiedi?

Oltre ai faldoni – il cui contenuto sto riordinando proprio in questi giorni, nella previsione di doverlo consegnare a te – vorrei donarti anche una trentina circa di libri, la cui lettura è (quasi) indispensabile per chi voglia capire veramente quanto grande sia stata la paura (non solo in Europa, ma anche in Asia) di essere assaliti dai Turchi, nel periodo che va dal IX secolo fino al XIX secolo (mille anni!). omissis..

Mi permetterai, nei prossimi mesi, di farti avere anche altre notizie sulla festa potentina… notizie che ora conservo nel mio computer sotto forma di appunti sparsi che devono, però, essere da me rielaborati prima che io possa consegnarli a te. Te li spedirò, un po’ alla volta, dall’Ucraina. omissis…

Permettimi, però, di dirti anche un’altra cosa assai importante: tutto il lavoro da me finora svolto per conoscere sempre meglio la nostra festa del 29 maggio, a poco servirebbe se non lo contestualizzassimo tra le trecento (circa) feste analoghe che si tengono ogni anno, soprattutto (ma non soltanto) in Europa ed in America Latina.

Di tali trecento feste ho parlato ai giornalisti che mi hanno più volte intervistato nell’ultimo ventennio. A richiesta, ti fornirò copia di tali articoli. Di queste 300 feste parlai per la prima volta (ricordi?), nell’ormai lontanissimo anno 2001, alla fine della prefazione che scrissi per il libro di Tonino la Rocca:

Processione dei Turchi : tradizione e leggenda / Tonino La Rocca ; prefazione di Michele Luna Potenza : Edizioni Ermes, stampa 2001

Ne ho parlato nel corso di due eventi pubblici – a Potenza ed a Forenza – ma temo che le mie affermazioni siano state considerate soltanto come ‘teorie di Michele Luna’. omissis

In Italia, siamo assai lontani dall’aver capito il motivo esatto per cui esistano ‘feste dei Turchi’ in America latina, dove certamente mai nessuno pregò il santo patrono locale per scongiurare un eventuale assalto dei Turchi. Infatti, i Turchi mai costituirono un pericolo per quelle popolazioni… per il semplice fatto che mai  essi approdarono in America!

Non voglio, però, dilungarmi sull’origine delle ‘feste dei Turchi’: ne parleremo nei prossimi giorni, a voce.

Ti fornirò molto presto l’elenco delle ‘feste dei Turchi’ che si svolgono in Italia. Sono una ventina o forse più. Non sono, però, una… l’esatta fotocopia dell’altra: in una prevale la sfilata, nell’altra il finto attacco dei Turchi ad un castello, in un’altra c’è lo sbarco dei Turchi via mare, in un’altra ancora c’è una finta battaglia con la sconfitta dei Mori ad opera dei Cristiani, in un’altra c’è la Giostra del Saracino, ecc.

Tutte queste feste, pur tra loro differenti, sono riconducibili ad un’unica origine: la gioia sincera delle popolazioni per essersi finalmente liberati dal pericolo turco, dopo mille (!) anni di vessazioni, sequestri di persona, e di morte.

Sento però la necessità di fornirti, sin da oggi, il lungo elenco delle ‘Feste di Mori e Cristiani’ che si svolgono in Spagna. Trovi tale elenco in questo sito: ==> https://es.wikipedia.org/wiki/Moros_y_cristianos

Come vedi, sono centinaia: com’è possibile che nessun Potentino se ne sia mai accorto? Te lo sei chiesto?

Tu potresti, caro Enzo (non oggi, ma nel corso di molti giorni), vedere – se lo desideri – molte centinaia di video (o migliaia, se si considerano i video girati nella stessa località, ma in anni diversi) nei quali riconoscerai certamente lo stesso sentimento che anima la festa potentina e gli stessi giovani festanti, vestiti da Mori e da Cristiani.

Quasi in ogni settimana dell’anno, in Spagna si celebrano tali feste. Non ci credi? Oggi, per esempio (ma anche ieri e domani, in quanto la festa si articola in più giorni), a Benejama, si svolge una ‘festa dei Turchi’ che, nell’anno 2019, è stata dichiarata ‘Fiesta de Interés Turístico Autonómico’. Il video di tale festa, girato esattamente un anno fa, è in Rete, e dura oltre quattro ore: https://www.youtube.com/watch?v=ezIO66Jwixc

Guarda questi altri video:

I video in Rete sono innumerevoli. Come potrei segnalarteli tutti?

Mille chiacchiere – fatte nel corso di cento anni sulla festa dei Turchi di Potenza come unica festa al Mondo di tal genere – dovranno essere subito accantonate, avendo digitato soltanto queste diciotto lettere dell’alfabeto: https://cutt.ly/tfRlknI …per poi rimanere attaccati al video del computer, per decine e decine di ore, al fine di vedere come gli Spagnoli realizzano bene le loro ‘feste dei Turchi’.omissis

Potrei fermarmi qui. Però non posso astenermi dal raccontarti un fatto molto importante che già ti raccontai qualche mese fa. Voglio comunque riportarlo alla tua memoria anche oggi, a pochi giorni di distanza dalla consegna del mio archivio nelle tue mani… ed a pochi giorni dal mio definitivo trasferimento all’estero.

Un giorno (non ricordo che giorno fosse, ma era a cavallo tra l’anno 1999 e l’anno 2000) venne a trovarmi presso la Biblioteca Nazionale di Potenza – dove allora lavoravo – il prof. Lucio Attorre, proprietario delle Edizioni Ermes, mio caro amico.

Mi chiese di scrivere la prefazione al libro di Tonino La Rocca. Io accettai… ma mi trovai presto nella situazione imbarazzante di dover accogliere  a caso… senza alcun valido motivo – la tesi avanzata da questo o da quello storico che si era occupato delle origini della nostra ‘processione’; oppure, in alternativa, avrei dovuto indagare io stesso sulle origini dell’antica festa, rischiando di mettermi contro le tesi di ben cinque o sei celebri Lucani… che (povero me!) avevano ed hanno tutti una via a loro intitolata a Potenza!

Scelsi la seconda strada, molto più difficile; ma fui fortunato anche perché usai le tecniche che noi ‘Internet Librarians’ usiamo tutti i giorni nel nostro lavoro.

Per fartela breve, riuscii a trovare la persona che forse era l’unica in Italia che potesse parlare, con cognizione di causa, delle feste dei Turchi nel Mondo, avendo discusso la sua tesi proprio su questo argomento, o meglio sulla festa dei Turchi di Villamagna e su altre feste italiane, europee ed americane.

Il nome di questa studiosa di antropologia simbolica è Lucia Mitello. Senza i consigli che lei mi diede nell’anno 2000, non sarei mai stato capace di indagare a fondo sulle feste dei Turchi. omissis

Mi fermo qui… anzi aggiungo un ultimo particolare assai importante a quanto ti ho appena scritto nella presente email: nella mia casa di Kovel’ (Ucraina) conservo gli atti del secondo convegno nazionale spagnolo delle feste dei mori e cristiani che si tenne, se ricordo bene, nel 2002. Ho iniziato da poco a leggere quegli ‘atti’ che ogni studioso delle feste dei turchi dovrebbe assolutamente leggere: proverò a fartene un riassunto, nel 2021, spero.

Ti domando, Enzo, per concludere questa mia: quando organizzeremo, a Potenza, ‘il primo congresso delle feste italiane dei Turchi’, con l’indispensabile consulenza e partecipazione di esperti spagnoli e francesi di tali feste?

Rimango in attesa di un tuo gradito riscontro.

Se ho dimenticato di scriverti qualcosa, che era importante – secondo te – che io ti scrivessi, allora t’invierò un’altra email per informare ancor più compiutamente i soci della tua Associazione, che ti prego di salutare con tutto il mio affetto e la mia stima.

Ciao! A presto!

Michele  Luna

KOVEL’   (Ucraina)