Presentazione “Come to Potenza”.

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Venerdì 2 dicembre, alle ore 16.00, presso la nostra sede in c.so XVIII Agosto, 85, presenteremo alla Stampa il programma delle iniziative del cartellone COME TO POTENZA che We Love Potenza, GIAA Basilicata, Archeoworking, Ambasciatori Lucani hanno confezionato per Dicembre e Gennaio prossimi.
Un calendario ricco di appuntamenti in cui cultura, storia locale, turismo e comunicazione si intrecciano in unica soluzione per offrire ai turisti una fruizione originale di Potenza capoluogo.
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La Storia di Potenza tra le due guerre e gli edifici da recuperare.

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Un’emozionante e articolata rassegna storica della Potenza tra la prima e la seconda guerra mondiale quella realizzata e presentata venerdì scorso nella nostra sede  dall’architetto Roberto Pontolillo.
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Un minuzioso lavoro di ricerca basato sullo sviluppo urbanistico e non solo, impresso dal periodo fascista su Potenza che, nel giro di pochi anni, ha cambiato per sempre il suo volto con una espansione al di fuori dell’antico centro abitato.
Le case popolari, il rione Tavolaro, le scuole,  la Banca d’Italia, il manicomio di Quaroni e Piacentini, e tante altre  strutture hanno riempito la proiezione fotografica di Pontolillo che, in una sala gremita, ha calamitato per due ore circa l’attenzione dei presenti.
Una ricostruzione storica utile, a dire del Presidente di WLP Fierro, per conocere lo sviluppo anche demografico della città, i cambiamenti culturali e sociali, e, sopratutto per evidenziare tante strutture oggi in preda al degrado e all’incuria che reclamamo attenzione come ad esempio il covo degli Arditi, la Biblioteca Provinciale di corso XVIII Agosto, l’ex casa del Balilla oggi irriconoscibile edificio situato sotto il Grande Albergo.(in foto)
La Casa del Balilla - G.I.L. - Cartolina d'epoca - (1940) -
Edifici che portano la firma di grandi architetti che hanno lasciato opere d’arte importanti nel resto del mondo come Puppo (porta la sua firma il palazzo della Biblioteca in foto) , De Renzi, Ridolfi , La Padula e che molti nemmeno conoscono.
Stessa considerazione al centro dell’intervento dell’architetto Carla Ierardi, anch’ella presente ai lavori, la quale ha ribadito l’urgenza di una riqualificazione di edifici e luoghi storici che, in altre città, sono valorizzati e considerati luoghi da proteggere e salvaguardare.
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Al termine dei lavori è intervenuto lo scrittore Lucio Tufano che, complimentandosi per il lavoro svolto, ha evidenziato come sia importante ricostruire la storia potentina e, sopratutto, di quella civiltà urbana che caratterizza una città sede del potere, dei timbri e dei Prefetti sempre in stretto collegamento con Roma il cui legame, oggi è inevitabilmente spezzato o sicuramente non funzionale al ruolo di città-guida di una regione che pure ha avuto fino agli inizi degli anni novanta.

Riflettori accesi su Via Mazzini.

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Riapriamo via Mazzini è la prima tappa di un percorso teso a accendere i riflettori sulle Lacune di Potenza. Questi vuoti rappresentati da contenitori, palazzi e strutture abbandonate saranno al centro di una serie di iniziative con le quali We Love Potenza prova a produrre idee e proposte valide per il ripristino e la rivitalizzazione delle stesse.

Nel caso di via Mazzini , We love Potenza rilancia un progetto pilota che prevede collaborazioni diffuse con attori istituzionali e privati per una operazione di recupero non solo economico- produttiva dell’area ma anche di vera e propria riqualificazione urbanistica. Il Cinema Ariston, la villa del prefetto, i parcheggi di via Armellini, i palazzi abbandonati sono tutte Lacune che necessitano di essere colmate. Tutto però parte dal ripopolamento dei locali sfitti della stessa via Mazzini.

Nel corso della iniziativa di venerdì 21 ottobre , riproposta la necessità di chiamare i giovani , universitari in primis, a proporre idee per rioccupare questi fondi sfitti pronti a recepire idee innovative per attività imprenditoriali, come ad esempio laboratori artigianali e digitali. Non dimentichiamo- ha detto Enzo Fierro- Presidente di WLP- che via Mazzini è l’arteria principale di collegamento tra Università e centro storico di Potenza e che potrebbe diventare il luogo ove gli universitari possono utilizzare i famosi “garage per startup” o anche iniziativa culturali.

Attraverso la riapertura temporanea dei fondi commerciali sfitti per iniziative sociali, artistiche e culturali, il Progetto proposto valorizza la collaborazione tra proprietari, Amministrazione e cittadini.

Ribadita pertanto, la proposta di introdurre un regime fiscale apposito per facilitare tali nuovi insediamenti e, di chiedere ai proprietari dei locali sfitti di via mazzini di essere parte attiva di questo processo.

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Nel corso della serata i vari interventi hanno tutti posto l’accento sull’importanza di questa iniziativa che può diventare una buona pratica da adottare anche in altri parti della città e a creare quelle sinergie necessarie tra attori locali. Snodo cruciale anche la riqualificazione dei cosidetti contenitori vuoti, sui quali andrebbe fatta una attenta cernita e , conseguentemente, adottata la relativa procedura dei concorsi di idee aperti a progettisti locali per la definizione di nuove destinazioni d’uso.

Inoltre, la recente riapertura della Villa del prefetto, arricchisce di un nuovo valore tutto il percorso in oggetto nonché le aree limitrofe ed in particolare il centro storico che beneficerebbe degli effetti generati dalla riqualificazione proposta. A tal fine, di concerto con le eventuali iniziative in itinere che riguardano tale bene, il Movimento propone una sorta di coordinamento con associazioni e cittadini attivi  stabilendo con l’Ente gestore del parco ruoli e programmazione.

All’incontro numerosi ospiti , tutti chiamati per le attività di propria competenza ,  nel raggiungimento degli obiettivi :  Prospero Cassino di Confesercenti, Vincenzo Auletta dell’ANCE, Francesco Scorza dell’Università di Basilicata, l’assessore Comunale alla riqualificazione Pergola e numerosi rappresentanti di associazioni e comitati. Dibattito coordinato dalla vice presidente di we love Pz Rosanna Mucig. Ad apertura dei lavori, la giovane Rocchina Martinelli ha presentato la sua tesi di laurea dal titolo “Lacune: completare, ricostruire, trasformare l’architettura” proprio centrata sul cinema Ariston con la quale ha conseguito il diploma di Laurea in architettura presso l’Università di Pescara.

LACUNE: VIA MAZZINI, ARISTON, VILLA DEL PREFETTO.

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La lacuna non è solo uno spazio vuoto creato dalla mancanza di ciò che dovrebbe occuparlo, non è solo il vuoto dei contenitori della nostra città. Lacuna è anche una mancanza civica, un calo di attenzione, di cura, di interesse per l’ambiente in cui viviamo e che ognuno di noi dovrebbe colmare.

Le lacune della nostra città, danno quel senso di silenzio soffocante, del vuoto che ci circonda e che bisogna al più presto riempire con attenzioni, proposte, collaborazioni tra enti , privati e cittadini.

Per questo abbiamo pensato di riaccendere i riflettori sulle lacune di questa parte storica cittadina , il cinema Ariston e la villa del Prefetto.

Il 21 ottobre prossimo,  con la presentazione di uno studio di riqualificazione della giovane Rocchina Martinelli, riproporremo il nostro progetto pilota per il  rilancio complessivo di via Mazzini, un tempo zona ricca di  esercizi commerciali e attività varie dal cui ripopolamento, secondo noi, dipende il destino di questi siti e del centro storico di Potenza più complessivamente.

Atteso il contributo di associazioni, amministratori e cittadini impegnati.

 

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