Mario Prayer e Potenza, rapporto profondo tra arte e cultura.

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Si è tenuto sabato 9 u.s. in una gremitissima Sala dell’Arco di Palazzo di Città la nostra iniziativa  “Da Venezia a Potenza. Viaggio nell’arte di Mario Prayer” inserito nel cartellone di eventi  alla riscoperta e valorizzazione della città capoluogo.

Il convegno è stato dedicato ad uno dei protagonisti dell’arte, nella Potenza degli anni trenta e quaranta, poco conosciuto dagli stessi potentini. Mario Prayer  contribuì ad arricchire il patrimonio artistico degli ambienti ecclesiastici di Potenza, in quanto molte di queste opere gli vennero commissionate dal Vescovo del tempo,  Monsignor Augusto Bertazzoni, uomo sensibile e raffinato.

“L’evento di stasera si inserisce nell’ambito delle attività proposte per la scoperta e valorizzazione del patrimonio culturale e architettonico della città  – ha spiegato  Enzo Fierro, Presidente di We Love Potenza–  Parlare di Prayer significa accendere i riflettori su un periodo storico importante della città, sulla nostra Cattedrale, su San Gerardo, su Mons. Bertazzoni fino ad arrivare al compianto don Gerardo Messina. Per questo, il viaggio alla scoperta di Prayer ci introduce vieppiù al tema del nostro 2019, anno in cui ci troveremo di fronte non solo dinanzi ai sessant’anni della morte del pittore veneto, ma anche al IX centenario della morte di San Gerardo Vescovo e a tante altre importanti ricorrenze che vanno onorate come si conviene. Anche per questo stiamo lavorando insieme a tante altre associazioni e realtà culturali, alla costituzione di una Fondazione per Potenza come momento di condivisione, partecipazione e programmazione di un’unica piattaforma di eventi che possa rilanciare l’immagine della città capoluogo dal punto di vista identitario, culturale e turistico ”..

Durante l’incontro sono stati mostrati materiali di documentazione, immagini e testimonianze video – tra cui  l’intervista a Marina, figlia di Mario Prayer – che hanno evidenziato lo stretto rapporto con Potenza, l’arte del suo tempo, e le analogie e le differenze con gli artisti del passato. La figura di Mario Prayer è stata anche analizzata in reazione al fratello minore Guido, con cui stringerà un lungo e fecondo sodalizio artistico, come mostrano le tantissime opere prodotte dai due artisti in Puglia, Calabria e Lazio.

Ai lavori sono intervenuti  Concetta Resta Prayer, Pittrice (figlia di Marina, una delle figlie del Prayer),  Elisabetta Troccoli Prayer– Storica dell’arte, Silvio Di Giovanni – Pittore (figlio di Stefania, un’altra figlia del Prayer), Don Vito Telesca Vicario Generale Arcidiocesi Potenza-Muro Lucano-Marsiconuovo, Don Gerardo Lasalvia Bibliotecario della Diocesi, ha coordinato i lavori Grazia Pastore, giornalista ed esperta d’arte.

Presente anche Alessandro Prayer , figlio di Mario, che ha voluto ringraziato gli organizzatori e ha raccontato vicende familiari legate alla sua permanenza a Potenza con il padre durante i lavori presso la Cattedrale.

Mario Prayer (Torino1887 – Roma1959) è stato un pittore italiano. Nato da Roberto Prayer Galletti (fotografo veneziano) e Giovanna Boccaccini (nobile veneziana), a Venezia frequenta gli studi primari e poi l’accademia di belle arti dove  consegue il diploma di pittura e scultura.  Si trasferisce  in Francia dove studia all’accademia di belle arti a Lione.  Dopo una parentesi in Italia, torna a Lione dove incontra lo scultore Rodin col quale stringe grande amicizia.  Tra il 1919 e il 1920 si trasferisce a Bari (Il fratello Guido lo raggiungerà più tardi) e qui sposa Giuseppina Marzano da cui nascono 7 figli . Nel 1933 è a Potenza, contattato dal Vescovo Augusto Bertazzoni dove eseguirà, insieme al fratello Guido, gli affreschi Cattedrale San Gerardo; nel 1935 una paralisi al braccio destro (causato dall’assorbimento di piombo dai colori) non gli impedirà di lavorare  anche ai dipinti della Chiesa di San Michele e della Chiesa della Trinità. Tornerà a Potenza dal 1945 al 1954 per i lavori di restauro degli affreschi della Cattedrale in parte distrutti da un incendio causato dai bombardamenti negli anni della guerra, ma anche quelli della Cappella del Beato Bonaventura e la parete absidale a finto mosaico con le immagini del Sacro Cuore e di santi, e le formelle del ciclo della Via Crucis. Nel 1952 si trasferisce definitivamente a Roma dove muore il 26 gennaio 1959.

Scheda biografica a cura di Grazia Pastore.

DA VENEZIA A POTENZA, VIAGGIO NELL’ARTE DI MARIO PRAYER.

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Conosci Mario Prayer? Sai cosa ha realizzato a Potenza?.

A questa domanda in tanti, sopratutto i potentini dell’ultima generazione, risponderebbero candidamente “non lo so”. In effetti , se non fosse per la fortuna di avere nella nostra biblioteca uno dei libri del compianto Don Gerardo Messina “Dal Po al Basento , pellegrino di Pace”, anche noi avremmo avuto difficoltà a formulare risposta.

Difatti, scavando tra le pagine di quel libro, che è un dettagliato racconto della storia del Santo Patrono e del suo rapporto con la città, si è spontaneamente incuriositi ad approfondire la parte in cui si fa riferimento alla Cattedrale e ai meravigliosi affreschi che ne riempiono le volte.

Artefice di quelle opere fu proprio Mario Prayer, che contribuì notevolmente ad arricchire il patrimonio artistico degli ambienti ecclesiastici della Potenza degli anni trenta e quaranta.

E’ per questo che, nel nostro viaggio alla ri-scoperta di Potenza, non poteva mancare una tappa dedicata a colui il quale concorse in maniera fondamentale a definire la storia e la bellezza della nostra Cattedrale sottoposta, nel corso degli anni,  a terremoti e bombardamenti importanti.   Ma non è solo la Cattedrale ad essere interessata dalle opere del Prayer.   Non c’è Chiesa del centro storico in cui il pittore veneto, nel passaggio potentino, non abbia lasciato significative tracce della sua arte pittorica e scultorea.

Il Prayer ,difatti,  pur essendo nato a Torino nel 1887 , ben presto si trasferì a Venezia , città dei suoi genitori, ove frequentò l’Accademia delle belle arti e ove consegui il diploma in pittura e scultura.

Dopo un periodo trascorso a Bari, nel 1919  convolerà a nozze con Giuseppina Marzano dalla quale avrà ben sette figli , i quali lo seguiranno nei suoi frequenti spostamenti per l’Italia ove otterrà numerosi incarichi di lavoro.

Molti di questi gli vennero commissionati proprio a Potenza agli inizi degli anni trenta da Monsignor Augusto Bertazzoni, uomo raffinato e sensibile anche all’arte sacra.

Per tutto ciò, nell’ambito delle attività proposte alla scoperta e valorizzazione del patrimonio culturale e architettonico della città,   per la prima volta in assoluto,  intendiamo valorizzare e riportare alla luce la storia e l’arte di un grande pittore che,  come tanti altri, merita gli onori delle cronache cittadine e non solo.

Da Venezia a Potenza: viaggio alla scoperta dell’arte di Mario Prayer, che si terrà nella Sala dell’Arco di Palazzo di Città sabato 9 Dicembre,  sarà vieppiù un’entusiasmante carrellata nella storia di Potenza, un faro acceso sulla bellezza della Cattedrale entro le cui navate  si intrecciano le storie di grandi nomi della città; dal Santo Patrono Gerardo a Sant’Oronzio, dal vescovo Augusto Bertazzoni  don Gerardo Messina e a tanti altri protagonisti di un’ importante periodo storico di Potenza.

 

 

I Ponti e la storia da restituire alla città.

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Una serata piena di contenuti di grande spessore quella che si è tenuta l’altra sera presso la nostra sede nell’ambito dei forum POTENZA E’, organizzati per valorizzare i simboli e i luoghi della città capoluogo . La serata era dedicata ai Ponti di Potenza , come un viaggio da condurre attraverso la storia, da quella antica alla moderna.

Nel corso della serata sono intervenute le archeologhe Greco e Sannazzaro di Archeoworking che hanno passato in rassegna gli eventi storici più importanti della Potenza romana e hanno discusso dell’importanza del ponte di Sant’Oronzio (detto san Vito) nella organizzazione stradale della via Herculia.

A seguire Michele Scioscia di effenove che ha discusso del ponte più artistico di Potenza ovvero del ponte Musmeci e di tutte le attività che ne fanno oggi una vera e propria attrazione turistica.

Nel corso dei lavori , abbiamo proposto di recuperare la toponomastica storica (Sant’Oronzio in luogo di San Vito), di allestire la segnaletica turistica sullo stesso ponte, di avviare una campagna di scavi archeologici, di istituire un percorso documentale con cartellonistica dedicata nel parco fluviale Basento che, partendo dal suddetto ponte , racconti la storia della “Potentia Romana” fino a giungere all’epoca moderna e al ponte Musmeci.

Infine, con la carovana di Come to Potenza, ha sottolineato il nostro Presidente, attiveremo iniziative culturali e turistiche per ridisegnare la via Herculia che è l’unica strada antica che ha attraversato la città. Proponiamo a tal pro, la cancellazione dalla toponomastica potentina di “Via Appia” che non ha mai toccato realmente Potenza.

Alla fine dei lavori,  ha preso la parola il professor Della Sala che ha illustrato gli interventi tecnici che si stanno effettuando nella riqualificazione del ponte di Montereale che, con grande piacere da parte degli organizzatori, darà il via ad altre presentazioni pubbliche in città per far conoscere la tipologia di ponte  che sarà riconsegnato alla città,  si spera a breve, anche nell’interesse delle tante attività sportive, commerciali e sociali del posto.

 

 

POTENZA E’…. I FORUM PER CONOSCERE E AMARE LA CITTA’.

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I forum che proponiamo sono momenti di conoscenza , dibattito e partecipazione finalizzati a valorizzare il capitale materiale e immateriale della nostra città.

I CONTENUTI TRATTATI MIRANO INOLTRE A RINSALDARE IL SENSO DEI LUOGHI E DEI SIMBOLI E A IDENTIFICARLI CON LA COMUNITA’ ALL’INTERNO DELLA QUALE, I  CITTADINI, SONO CHIAMATI A DIVENTARE  FRUITORI, PROMOTORI E CUSTODI DI QUEI BENI.

Dopo “ La POTENZA dei TURISMI” tenuto lo scorso ottobre e “LA POTENZA DELLO STADIO VIVIANI” dello scorso 11 novembre, venerdì 24 si terrà il terzo Forum dal titolo “LA POTENZA DEI PONTI”, come da programma allegato.

Nei mesi a seguire si terranno altri appuntamenti come : LA POTENZA DEI PALAZZI STORICI- LA POTENZA DEI PARCHI- LA POTENZA DEI SAPORI- LA POTENZA DELLE TRADIZIONI-LA  POTENZA DEL CENTRO STORICO- LA POTENZA DEL GALLITELLO – LA POTENZA DEI SAPERI- LA POTENZA DEGLI STRANIERI – LA POTENZA DELLE PERIFERIE.

“Nostro obiettivo- dichiara il nostro Presidente- è da sempre quello di far conoscere e guardare con occhi nuovi la nostra città innanzitutto da chi la vive  e, di creare quel senso di appartenenza e di rispetto verso la stessa, che solo una proposta civica e culturale può garantire come base fondamentale per un complessivo rilancio”.

 

Potenza e il turismo , una partita da giocare.

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Potenza meta o città turistica? E’ iniziato con questo interrogativo l’incontro  tenutosi ieri nella nostra sede sulle potenzialità turistiche della città capoluogo.

In apertura dei lavori il Presidente Enzo Fierro ha precisato che l’iniziativa si inquadra nell’ambito di  “Come to Potenza” la prima operazione di marketing turistico nata dal basso che mette in rete  associazioni, guide turistiche, albergatori, ristoratori, imprenditori, tour operator, proprio con l’obiettivo di rendere più vivibile e appetibile Potenza , col fine di consolidare i confortanti dati sulle presenze turistiche e alimentare  tutta la filiera economico-produttiva che può muoversi attorno a tutto ciò.

Potenza possiede le sue bellezze, ha aggiunto , molto spesso “nascoste” anche agli occhi dei potentini poichè non si ha quella capacità di cercarle, di riconoscerle e successivamente di saperle promuovere. Esempi in questo campo se ne potrebbero fare a iosa.  Penso in primis ai siti archeologici , alla villa Romana alla torre Guevara e a quello che conserva nel sottosuolo, al potenziale dei ponti, da quello di San Vito a quelli più moderni Musmeci e ponte attrezzato che, da soli, con interventi adeguati potrebbero diventare attrattori concreti nel campo dell’architettura moderna”. “Potenza- ha concluso Fierro- ha le sue carte da giocare senza complessi di inferiorità.  Nel  2019 dovrà svolgere un ruolo complementare con Matera, poiché il IX centenario della morte di San Gerardo Vescovo dovrà  rappresentare per Potenza un’ occasione di rilancio identitario, culturale e ovviamente turistico. Per questo è fondamentale il ruolo di “Come To Potenza” che da ieri accoglie nella propria famiglia altre associazioni e operatori turistici.”

Gianpiero Perri, già vertice di APT,  sollecitato dalle domande della giornalista Sara Lorusso, ha espresso lodi per l’iniziativa meritevole e per il lavoro che da tempo We love Potenza sta facendo e che risulta necessario nel momento di profonda crisi attuale a cui la Pubblica amministrazione e la politica da soli non riescono a far fronte.  “Nella voce turismo – ha detto Perri- bisogna includere anche un singolo pernottamento in città poiché muove economia sul posto”.  “E’ altresì ovvio – ha proseguito- che per fare di Potenza una città appetibile bisognerà rinsaldare i presidii essenziali quali Università, Ospedale e il centro storico in preda ad un depauperamento preoccupante anche dal punto di vista commerciale”.  “Il turismo – ha concluso- si fa anche con il racconto della città e dei luoghi e Potenza , al pari di altri centri , può senz’altro porre in essere una narrazione capace di generare interesse e capacità attrattiva”.

Presente anche Elisabetta Chieca in qualità di Vice presidente “Rete Vie Francigene Basilicata” che ha raccontato come insieme a  trentadue Comuni della regione, si sta promuovendo il tratto lucano dell’Itinerario culturale del Consiglio d’Europa in quanto nuovo modello virtuoso di sviluppo sostenibile attento alla valorizzazione del patrimonio naturalistico e ambientale. “Attraverso il turismo lento ed emozionale- ha detto Chieca- è possibile apprezzare la bellezza dei nostri luoghi e conoscere una Basilicata tutta da vivere.

Nel corso della serata sono intervenuti tra gli altri anche i rappresentanti di associazioni della città come Leonardo Nuzzaci (Ambasciatori Lucani), Salvatore Panzanaro (coro Melos) , Manuela Lapenta (Ciclostile Potenza); Paolo Donadio (Italia Nostra) e operatori di B&B,   tutti concordi sulla necessità di fare rete per il riscatto culturale ed economico della città.

Potenza e i “turismi”: lunedì 23 una riflessione sul tema.

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Potenza città o meta turistica? Cosa ci dicono i flussi relativi alle visite nel capoluogo recentemente registrati dagli indicatori preposti? Quali sono le potenzialità della città capoluogo che possono essere importanti per attrarre e consolidare la presenza dei turisti in città? Quale il ruolo degli operatori del settore e dei privati?

Di questo e di tanto altro parleremo lunedì 23 nella nostra sede con autorevoli ospiti e amici.

 

Proseguono gli appuntamenti di “Come to Potenza”.

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Nell’ ambito del fitto cartellone di appuntamenti, la carovana di COME TO POTENZA propone per potentini e turisti,  una due giorni molto intensa alla scoperta dei tesori poco conosciuti di Potenza e non solo.

Appuntate le prossime tappe: si inizia dal pomeriggio di Venerdì 9 giugno, ove dalle 16.30 alle 18.00 sarà possibile fruire di una Passeggiata archeologica nel centro storico di Potenza alla scoperta della città romana con guide specializzate. Per prenotazioni contattare i referenti ai numeri 348.5236669,  347.9814032 entro il giorno prima della data segnalata. Costo ad adulto: € 4,00 a persona

Per gli amanti del “Sacro”  invece, sempre nella stessa fascia oraria, si propone una visita alla scoperta dei seguenti luoghi: Museo Diocesano- Cattedrale di San Gerardo-Chiesa di Santa Maria del Sepolcro. Per questo percorso le guide d’eccezione saranno gli studenti del Liceo Linguistico “Leonardo da Vinci” di Potenza. Visita guidata fruibile anche in lingua inglese, francese, tedesca, spagnola.

Alle ore 19.30, si convergerà tutti presso il Piazzale antistante la Torre Guevara ove si terrà una sintesi delle attività realizzate nel capoluogo dalla Delegazione FAI Potenza in collaborazione con l’ISS Da Vinci. L’occasione sarà utile anche per presentare la petizione per l’abbattimento del plesso scolastico adiacente la Torre Guevara.

Alle ore 20.00 si terrà una proiezione di un video “provocazione” sui temi FAI e, a seguire, sarà possibile visitare la Torre Guevara, sempre guidati dagli apprendisti Ciceroni dell’IIS Da Vinci.

Domenica 11 Giugno, invece, sarà possibile rifare un viaggio con la Corriera Lucana alla scoperta della città di Orazio, Venosa. Questo il programma: raduno ore 10.30 Piazza Zara ore 12.00 Visita Museo Archeologico di Venosa e al Castello, Ore 13.30 pausa pranzo (colazione al sacco o pranzo presso il ristorante “Villa del sorriso” al costo di 15 euro (Menu bambini 10 euro). Ore  15.30 Percorso guidato dell’area archeologica, dell’Incompiuta, e delle catacombe ebraiche dell’ Abbazia della SS. Trinità.

Ore 20.00 concerto presso l’Abbazia della SS. Trinità di Venosa. Ripartenza per Potenza ore 21.30. Prezzo incluso di biglietto per visite guidate ai luoghi: 15 euro Adulti, 10 euro per gli under 18.  Per prenotazioni contattare il n. 327/0397691 o il n. 349/8572815 con un anticipo di almeno due giorni.

 

 

 

 

 

Al via Come to Potenza, un modo nuovo di vivere e conoscere Potenza.

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Oggi pomeriggio, i rappresentanti di  We Love Potenza, Fai Ambiente Potenza, Associazione Melos, Istituto Superiore L. Da Vinci, Rotary Club Potenza, Archeoworking e Ambasciatori Lucani, hanno presentato ufficialmente il  ricco cartellone di attività mirate alla fruizione culturale e turistica della città di Potenza al fine di offrire, a coloro i quali si recheranno nel capoluogo in questo periodo, ma anche ai potentini, di conoscere e vivere i luoghi presi in considerazione da molto vicino.

L’iniziativa si terrà nel periodo compreso tra il 14 maggio e il 25 giugno 2017.

Per quanto riguarda Potenza città, saranno allestiti itinerari avendo come punti di interesse: CENTRO STORICO (MUSEI, CHIESE) , VILLA ROMANA, TORRE GUEVARA, PONTE ROMANO, PONTE MUSMECI, SANTA MARIA;

Le visite ai centri di interesse saranno tenuti da esperti e da guide che condurranno i turisti nell’affascinante scoperta dei luoghi richiamati.

Per il trasferimento dei visitatori presso altri siti, gli organizzatori allestiscono una corriera turistica ovvero un bus dotato di 50 posti per il traporto e il relativo intrattenimento musicale a bordo.

Come to Potenza si avvale anche della collaborazione di un tour operator del posto “Amelie Viaggi” che promuoverà presso la propria agenzia i tour attivati e della partnership di “Potentia Review”, il primo Magazine Culturale e d’attualità di Potenza sulle pagine web del quale si potranno leggere interessanti editoriali e approfondimenti su questa ricca edizione di Come to Potenza e non solo.

Scarica il programma completo di iniziative.

COME TO POTENZA program

LOVE POTENZA

Foto di Enrico Laguardia.

Un docu-film per recuperare parte della storia cittadina.

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Fede, carità, comunità, identità e memoria storica. Sono state queste le parole più ascoltate  non solo durante la proiezione ma anche dalle successive testimonianze dei protagonisti di questa importante e originale produzione potentina ieri presso la sede di We Love Potenza.

“Una povera grande storia , la devozione dei potentini a San Rocco di Montpellier” infatti, rappresenta secondo Enzo Fierro intervenuto in apertura dei lavori, un importante tassello di quella identità cittadina che da tempo siamo impegnati a recuperare. “La memoria storica di una città- ha detto il Presidente- è importante non tanto per fini nostalgici quanto per recuperare quel senso di comunità e di solidarietà come antidoto all’egoismo e alle derive individualiste”.

Dopo la proiezione è intervenuto don cesare Covino, parroco della Chiesa di San Rocco, che ha fortemente voluto il film documentario. Il parroco ha confermato l’importanza della figura di San Rocco nella città di Potenza, prima a dedicargli il culto, poi riproposto anche in altre città lucane e finanche in America.

Prezioso il lavoro sulle fonti documentali che hanno alimentato questo film – ha detto don Cesare- che rappresenta una testimonianza storica importante che merita, come nell’occasione di questa sera, di essere fatta conoscere a tutta la città.

Intervenuti anche due attori-protagonisti  come Don Mimmo Florio che ha prestato la voce allo scrittore-Dio interpretato da Tonino Colasurdo anch’egli presente, tutti entusiasti per questa bella avventura cinematografica. “La storia – ha chiosato don Mimmo- non la scrivono i potenti ma le persone umili e caritatevoli proprio come san Rocco”.

In conclusione dei lavori ha preso la parola Enrico Spera, il regista del documentario che ha spiegato come è nata l’idea di realizzare il film e, di come sia stato utile e fruttuoso immortalare, le tante espressioni dei fedeli potentini ma anche raccogliere le testimonianze di persone che, sulla loro pelle, hanno vissuto l’esperienza della devozione e il dono della carità cristiana.

TOC TOC!!… C’E’ QUALCUNO DALLE PARTI DEL COMUNE? 

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In occasione del lancio della campagna di adesione per il 2017, il Movimento civico della città pone l’accento sullo stato di impasse in cui versano diverse proposte avanzate.

Molte fra queste hanno come interlocutore unico il Comune di Potenza. Su tutte il  Regolamento per l’amministrazione dei Beni comuni, il Progetto pilota per il rilancio di Via Mazzini, la Proposta per la riapertura di Palazzo di largo d’Errico (è passato quasi un anno dall’ incontro promosso a cui parteciparono anche esponenti dell’amministrazione), tutte ancora rigorosamente in naftalina.

Sulla prima proposta WLP ha anche raccolto la formale adesione di tante altre associazioni e cittadini impegnati e, finanche della commissione consiliare comunale competente, che ha condiviso l’utilità e la necessità di regolamentare le collaborazioni tra cittadini attivi e amministrazione per la gestione e cura dei beni comuni- soprattutto in un momento di scarsità di risorse come quello attuale.

Stessa cosa dicasi per la proposta di utilizzo del Palazzo di Largo d’Errico per la quale il Movimento avanzò nel corso di un partecipato dibattito aperto nell’Aprile 2016, una proposta innovativa e originale per Potenza:  fare di Palazzo di largo d’Errico un luogo di creatività e contaminazione che si apre ai giovani talenti, alla ricerca, alla formazione e alla cultura. Insomma il posto ideale dove far nascere imprese creative.

Ultimo, non certo come importanza, il progetto pilota sul rilancio di Via Mazzini, zona nella quale attivare una vera e propria sperimentazione di fiscalità agevolata per riportare attività commerciali e artigianali nei tanti locali vuoti e risanare urbanisticamente l’area attraverso la riqualificazione del cinema Ariston e il conseguente rilancio della Villa del Prefetto – attualmente desolatamente deserta. Se non si affronta il tutto con questa visione d’insieme, non si potranno porre in essere azioni per il rilancio complessivo della zona che, lo ricordiamo,  resta importante e strategica per tutto il centro storico.

Ovviamente siamo fiduciosi che qualcosa dalle parti dell’Amministrazione possa presto muoversi e attendiamo, a tal pro,  qualche segnale di vita.

Nel frattempo, ci organizziamo per portare la presentazione delle attività nei quartieri, coinvolgendo associazioni, giovani e professionisti. Riflettori accesi sulle tante proposte di riutilizzo dei contenitori vuoti della città, sulla conoscenza della storia cittadina, sull’urbanistica partecipata e i concorsi di idee, su come potenziare l’immagine di una città ospitale e turisticamente attrezzata, sulla necessità di mettere in piedi una Fondazione di Comunità. Per questo e altro chiederemo a tante persone di associarsi a noi e di sostenere il Movimento civico della città di Potenza.

Se volete darci una mano contattateci o scriveteci ([email protected]).